Nel cuore dell'Appennino tosco-romagnolo ti attende un luogo che ti connette con la natura... e ti disconnette dalla frenesia!
Preistoria - Età del Bronzo
La zona di Castrocaro Terme è abitata fin dalla preistoria, come dimostrano i reperti dell'Età del Bronzo
VIII secolo d.C. Villaggio di Salsubium
Testimonianze storiche suggeriscono l'esistenza di un villaggio chiamato Salsubium nell'VIII secolo.
XI secolo d.C. Castrum Aukarium
Nel XI secolo è attestata l'esistenza di un insediamento fortificato, Castrum Aukarium, che diventerà un importante centro feudale
1403 Dominio Fiorentino
Nel 1403, Castrocaro entra sotto il controllo della Repubblica di Firenze, segnando un'epoca di cambiamenti significativi per il territorio.
1564 Fondazione di Terra del Sole
Cosimo I De’ Medici fonda la città fortificata di Terra del Sole nel 1564, spostando qui il capoluogo della Romagna fiorentina
Oggi Tenuta Gregorina e Oasi WWF
Il nome della Tenuta Gregorina deriva da un’abitazione colonica nel cuore dell’azienda chiamata Gregorine. Fino al 1943 il terreno apparteneva a una famiglia di Castrocaro, passando poi a INA (Istituto Nazionale Assicurazioni), che a sua volta è confluita in Generali nel 2000 e successivamente nel Gruppo Leone Alato nella sua dimensione attuale. Ospita oggi l’Oasi Gregorina, affiliata al Sistema Nazionale delle Oasi WWF.
La sua storia in sei tappe
Un domani migliore
Cosa troverai nell’Oasi?
La fauna
L’Oasi Gregorina è popolata da moltissime specie: mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e artropodi, di cui imparerai a distinguere le tracce e a conoscere le abitudini.
Il lupo italiano è una sottospecie endemica con un mantello grigio-beige. Sociale e adattabile, vive in branchi e comunica con vocalizzazioni e segnali olfattivi. Si nutre principalmente di cinghiali e daini, mantenendo una naturale distanza dall'uomo.
I pipistrelli, unici mammiferi volanti, sono diversificati in Italia con almeno 34 specie. Utilizzano l'ecolocalizzazione per navigare e cacciare di notte, alimentandosi di insetti o materiale vegetale. Trovano rifugio per il letargo in grotte e vecchi edifici.
Roditore tra i più grandi d'Italia, l'istrice è notturno e vive in piccoli gruppi familiari. Si nutre di materiale vegetale e possiede aculei per difendersi. Abita prevalentemente in aree boschive e agricole
Notoriamente uno dei più veloci uccelli rapaci, il falco pellegrino è celebre per la sua straordinaria abilità di caccia in picchiata, raggiungendo velocità superiori a 320 km/h.
Il pecchiaiolo è un rapace specializzato principalmente nell'alimentazione di vespe e api. Riconoscibile per le sue lunghe ali e la coda relativamente stretta, utilizza il suo robusto becco per estrarre larve dai nidi degli insetti.
La flora
L’ecosistema dell’Appennino tosco-romagnolo ospita una diversificata comunità arborea, comprendente specie autoctone, principalmente decidue. Tra le più comuni troviamo querce, pioppi, aceri, ma anche salici, ontani e cornioli.
Conosciuta come la "regina della foresta", la quercia comune può crescere fino a 40 metri di altezza, con un tronco robusto e una chioma ampia e ovata. Le sue foglie caduche, oblunghe e asimmetriche fioriscono da aprile a maggio, mentre le ghiande maturano in autunno, essenziali per la dieta di uccelli e mammiferi.
Questo albero di grandi dimensioni ha una crescita rapida, con un tronco che può raggiungere un metro di diametro. La corteccia varia dal bianco-grigio al nero con l'età. Le sue foglie verde scuro e i fiori separati su individui diversi producono piccoli semi cotonosi, dispersi dal vento.
Un albero che raramente supera i 15 metri, l'acero campestre ha un tronco contorto e una chioma rotondeggiante. Fiorisce in primavera insieme alla comparsa delle foglie, e i suoi frutti a sàmara facilitano la dispersione dei semi tramite il vento.
Il corniolo è un arbusto o piccolo albero che si distingue per i suoi rami densi e la corteccia liscia. Fiorisce a fine inverno o all'inizio della primavera con fiori gialli brillanti, seguiti da frutti rossi commestibili in estate, molto apprezzati dalla fauna selvatica.
Gli ontani sono alberi tipici di ambienti umidi e rive di fiumi. Presentano una corteccia scura e una chioma densa, con foglie rotonde e margine seghettato. I loro coni legnosi, che appaiono dopo la fioritura, persistono sull'albero, aiutando nella dispersione dei semi attraverso l'acqua.
I salici sono alberi o arbusti noti per la loro rapida crescita e la capacità di prosperare in zone umide. Caratterizzati da foglie sottili e lanceolate, i salici sono importanti per la stabilizzazione dei corsi d'acqua. Fioriscono presto in primavera, producendo amenti che attirano numerosi impollinatori.
Prodotti agricoli
Tenuta Gregorina si trova nella zona appenninica, non lontano dal mare, in posizione favorevole alla coltivazione del Sangiovese che richiede un microclima in cui si alternano temperature elevate e fresche brezze dalle montagne. Queste condizioni permettono anche il prosperare di altre produzioni agricole.